Vedi la stagione completa sul sito del Teatro Manzoni
Teatro Manzoni Calenzano
LE PAROLE GIUSTE
Stagione teatrale 2025/2026
Pamela Villoresi, Alessandro Benvenuti, Peppe Servillo, Max Paiella, Paolo Hendel, Sandro Querci, Silvia Frasson sono solo alcuni dei protagonisti della stagione 2025/2026 del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) che quest’anno prediligerà le produzioni del teatro e de La Macchina del Suono, presente in cartellone tra spettacoli in stagione e fuori stagione con ben otto produzioni di cui quattro in prima assoluta.
Il titolo della stagione è “Le Parole Giuste”. Il titolo vuole esserer un invito a riscoprire la forza e la bellezza del linguaggio, in un mondo dove le parole spesso perdono il loro peso.
“Quali sono le parole giuste?” – si chiedono Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti, direttori artistici del Teatro Manzoni di Calenzano – “Con quali termini possiamo raccontare al meglio noi stessi e il mondo che ci circonda? Ci rispondono i poeti, gli scrittori, gli sceneggiatori e i cantautori, che a volte ci toccano nel profondo, come se ci leggessero dentro.
Ci risponde anche il teatro.
L’importanza delle parole ce la restituisce Chatwin, nel libro Le Vie Dei Canti, narrandoci come gli antenati degli aborigeni, nel Tempo del Sogno, viaggiassero per il continente cantando il nome delle cose, creando così il mondo e la vita. Il potere delle parole è intrinseco anche nell’antica formula aramaica Abracadabra, che significa “Creo quello che dico”. La parola, dunque, come incantesimo. Gli artisti conoscono bene questo tipo di magia. Con essa creano mondi, labirinti, trappole e ci invitano quasi a un rito di condivisione.
Da curatori del Teatro Manzoni ci siamo sempre interrogati su quale sia il compito di una direzione artistica che opera in uno spazio che non è solo un palco, ma la rappresentazione di una comunità. La risposta è l’attenzione, l’ascolto, la ricerca e la creazione di eventi capaci di narrare una collettività, che come dice il nome, è un insieme di diverse spinte, desideri e esigenze. Ecco allora che il nostro operato acquista un senso, una responsabilità, alla quale cerchiamo di adempiere con scelte mirate e meticolose. E che le parole siano giuste è un augurio che facciamo a noi, a chi verrà a teatro e a tutta l’umanità: che in questi tempi complessi le parole possano creare mondi possibili, possano seminare pace, ironia, divertimento e pensiero, possano accendere luci di bellezza sul nostro mondo, che di luce (e di pace) ha proprio bisogno.”
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo – dichiara Martina Banchelli, vicesindaca con delega alla Cultura del Comune di Calenzano – è importante cercare le parole giuste, non solo per raccontare la realtà ma anche per immaginarla più giusta, più bella. “Il più giusto è il più bello” è uno dei motti incisi sulle mura del tempio di Apollo a Delfi che riflette l’ideale dei greci che identifica ciò che è giusto con ciò che è bello, e viceversa. È facile pensare che anche le parole giuste evocate nella nuova stagione del Teatro Manzoni possiedano intrinsecamente una bellezza capace di rendere più facile il diffondersi del bene, sia a livello individuale che collettivo. Una stagione teatrale che potrà fornire occasioni di riflessione, di leggerezza, di umanità, immaginando mondi migliori e possibili. Il tema scelto quest’anno dalla direzione artistica della Macchina del Suono, che gestisce il nostro teatro comunale, non può dunque che essere apprezzato e condiviso e siamo sicuri che il programma che ci attende sarà ricco e di alta qualità, studiato per interessare tutta la nostra comunità. Ringraziamo l’associazione culturale La Macchina del Suono per il costante impegno e l’attenta cura con cui tesse relazioni con il nostro territorio e con le realtà sociali presenti.”
“Fondazione CR Firenze è da anni al fianco del Teatro Manzoni e de La Macchina del Suono – afferma Barbara Tosti, Responsabile del Settore Arte, Attività e Beni Culturali di Fondazione CR Firenze – con cui condividiamo una visione del teatro come strumento potente di partecipazione, educazione e coesione sociale. Sosteniamo, infatti, non solo la stagione teatrale, ma anche programmi specificatamente dedicati all’avvicinamento della comunità, in particolare dei giovani, alla conoscenza e alla fruizione del teatro. Proprio in questo senso, grazie alla Macchina del Suono, siamo felici di dedicare uno spettacolo gratuito a tutta la comunità.
Siamo inoltre particolarmente felici che questa conferenza stampa si tenga presso gli spazi di Officina Civica, uno spazio riqualificato e restituito alla cittadinanza grazie a un importante contributo della Fondazione insieme al Comune di Calenzano, nella convinzione che cultura, educazione e rigenerazione urbana siano parte di un’unica visione”.
Da ottobre 2025 ad aprile 2026, il cartellone offre 14 spettacoli in stagione e 4 fuori stagione, un viaggio che spazia dalla comicità alla drammaturgia contemporanea, dal teatro di narrazione a quello della leggerezza, dall’impegno civile ai classici.
Un Cartellone Ricco di Nomi e Temi
La stagione prende il via il 10 ottobre 2025 con “Uscirò dalla tua vita in taxi”, una commedia inglese che, con la sua pungente ironia, esplora i segreti e le paure che si nascondono dietro l’amore. Lo spettacolo è una produzione Seven Cults / Tor Bella Monaca, che conferma la consolidata collaborazione del Teatro Manzoni con il Teatro Tor Bella Monaca di Roma.
Tanti i nomi che saranno presenti sul palco del Manzoni nella prossima stagione: primi tra tutti Pamela Villoresi e Danilo Rea (28 ottobre) che ci guideranno in “Terra”, un toccante concerto per voce recitante e pianoforte che invita a riscoprire il legame tra l’uomo e la natura. Poi ancora l’iconico Paolo Hendel che torna con il suo monologo “Tempi moderni” per il brindisi di Capodanno (31 dicembre, fuori stagione). Il 24 gennaio, Peppe Servillo sarà in scena con “Il resto della settimana”, uno spettacolo basato su un testo del noto giallista napoletano Maurizio De Giovanni. La pièce promette di essere un esilarante viaggio nel mondo del tifo calcistico, visto attraverso gli occhi e le emozioni di chi lo vive in prima persona.
Classici Rivisitati e Nuove Produzioni
I grandi classici, riproposti con innovative interpretazioni e nuovi punti di vista, sono uno dei punti di forza di questa stagione del Teatro Manzoni. Si parte con il ricordo di un grande uomo di teatro e la riproposizione del suo ultimo progetto: a un anno dalla sua scomparsa, la Compagnia Mauri Sturno ricorda Glauco Mauri con la lettura scenica del suo testamento artistico: il “De Profundis” di Oscar Wilde (18 ottobre). Per celebrare la sua eredità, questo potente testo sulla sofferenza e sull’arte viene ora affidato alla voce di Lorenzo Degl’Innocenti. A seguire, il ritorno di uno spettacolo storico, l’amatissimo “Il Piccolo Principe” (12-14 dicembre), nella celebre versione di Italo dell’Orto, uno spettacolo con oltre 600 repliche all’attivo che unisce la fedeltà alla magia del racconto con una messa in scena ricca di innovazione.
Dal 17 al 21 dicembre, andrà in scena in prima assoluta un’altra nuova produzione de La Macchina del Suono: “Cuore – Franti aveva ragione” (19-21 dicembre), una rilettura irriverente, fisica e comicissima che ribalta il buonismo del testo originale per celebrare la figura del ribelle Franti. Si consolida la collaborazione con la Compagnia Teatrale Krypton, che presenta “La Patente (U’ Picciu)” (13-14 febbraio), un’intensa riflessione di Fulvio Cauteruccio sul celebre testo di Pirandello, coniugando l’uso dell’intelligenza artificiale con l’arte della recitazione.
In prima nazionale, inoltre, Silvia Frasson porta in scena “Tre Sorelle, ovvero La felicità quando è altrove” (27-28 febbraio), una rielaborazione scenica del capolavoro di Čechov che ne distilla l’essenza in un potente racconto teatrale. E un altro grande classico, “La favola della Mandragola” (27-29 marzo) di Niccolò Machiavelli, viene riproposto da Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti in un adattamento che ne esalta la graffiante comicità e le maschere tipiche della Commedia dell’Arte.
Al novero dei classici in stagione si aggiungono due appuntamenti speciali, eventi unici che arricchiscono il calendario. Il primo è “Finale di Partita” di Samuel Beckett (8 novembre – fuori stagione), portato in scena da Nerval Teatro. Lo spettacolo rappresenta una tappa fondamentale nella ricerca che la compagnia conduce da anni sul testo beckettiano, un percorso prezioso e potente realizzato attraverso il lavoro con attori con disabilità. Il secondo appuntamento è una rilettura di un classico della letteratura russa, “Il naso” di Gogol ad opera di Lorenzo Degl’Innocenti (5-6 dicembre, fuori stagione).
La forza del racconto
Un altro importante tassello del percorso artistico affrontato con “le parole giuste” è rappresentato da “Le Voci degli Altri” (22-23 novembre, fuori stagione), una produzione originale de La Macchina del Suono che porta in scena storie vere di migranti di prima e seconda generazione. Questo spettacolo, un potente mosaico di esperienze intrecciate in un flusso di coscienza corale, è stato reso possibile grazie a un crowdfunding di successo che ha visto la fiducia di numerosi sostenitori, i quali hanno acquistato i biglietti in anteprima, e al contributo fondamentale di Fondazione CR Firenze.
Altri spettacoli arricchiscono il cartellone con la forza del racconto. Alessandro Benvenuti regala una serata di “pillole salvifiche” in “Pillole di me” (18 aprile), una raccolta dei suoi monologhi più divertenti. Come lo stesso Benvenuti spiega, lo spettacolo è pensato come un antidoto alla quotidianità: “pastiglie fatte di erbe vispe e naturali” che offrono al pubblico un “ascetico sollievo” dalla bruttezza del mondo, grazie a una comicità “salvifica” che protegge mente e spirito. E ancora, il vincitore del Roma Fringe Festival 2024, “Le nostre folli capriole nel sole” (14 marzo), che racconta l’amicizia decennale tra un ragazzo e una ragazza che si incontrano ogni estate sulla stessa spiaggia, in un delicato racconto di formazione sull’amicizia e sull’amore.
Il Teatro Della Leggerezza
Il teatro della leggerezza sarà ancora presente sul palco del Teatro Manzoni con tre spettacoli capaci di esplorare temi profondi attraverso la narrazione poetica, la comicità surreale e l’indagine sul mito: Max Paiella in “C’era una volta… favole italiane” (15 novembre), che riscopre le radici popolari del racconto attraverso la leggerezza della fiaba; l’ironia onirica di “Amerikaos” (29 novembre) di e con Andrea Kaemmerle, dove l’umorismo graffiante narra il viaggio tragicomico di un’orchestra balcanica verso il Nuovo Mondo; e il “Noè” di Sandro Querci (10-11 gennaio) che si serve di un approccio leggero e ironico per interrogare il mito biblico, mettendo in discussione la missione del protagonista in una potente metafora sulla ricerca della salvezza.
Talkin’About: Le Parole Giuste per Riscoprire le Parole
Il filo conduttore di questa stagione è il linguaggio, e a esplorarne le sfumature ci pensano i due appuntamenti di una nuova rassegna chiamata Talkin’About, che si focalizza proprio sul potere delle parole. Il 21 febbraio, lo scrittore e giornalista Leonardo Romanelli con la sua lezione spettacolo “Come diventare sommelier in 50 minuti” prende in giro con ironia il mondo del vino, e un mese dopo, il 21 marzo, la sociolinguista Vera Gheno in “Grammamanti” invita il pubblico ad abbandonare la rigidità del “grammarnazi” per diventare amanti curiosi e creativi della lingua italiana.
La Rassegna “Incontri” e la nuova drammaturgia
La rassegna Incontri, dedicata alla drammaturgia contemporanea, proseguirà il suo percorso di ricerca con cinque nuovi appuntamenti nei mesi di aprile e maggio 2026. L’iniziativa si conferma come un laboratorio dinamico per scoprire e valorizzare le nuove voci teatrali, offrendo al pubblico uno sguardo privilegiato sulle tendenze più innovative del panorama scenico attuale.
Questa edizione si concentrerà in particolare sulla sperimentazione e sulla memoria, dando spazio a opere che non solo esplorano linguaggi e forme non convenzionali, ma affrontano anche con coraggio temi di rilevanza sociale. I titoli scelti saranno annunciati nel corso della stagione.
Uno dei cinque spettacoli in programma sarà “Rainbow” di e con Francesco Rivieccio, lo spettacolo vincitore del Fringe Festival 2025 (26 aprile). Questo spettacolo sarà eccezionalmente ad ingresso libero, offerto al pubblico del Teatro Manzoni da Fondazione CR Firenze, in nome di una collaborazione che si rinnova e si rafforza, sostenendo l’arte e la cultura come motori di crescita per la comunità.
La Filosofia del Teatro Manzoni
Curata per il quinto anno consecutivo da La Macchina del Suono (Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti) in stretta collaborazione con il Comune di Calenzano, la stagione “Le Parole Giuste” ribadisce la filosofia del teatro: la ricerca di un linguaggio scenico che sia autentico, lontano dalla superficialità e capace di emozionare, divertire e far riflettere. È una scommessa che i direttori artistici rinnovano ogni anno, con l’obiettivo di offrire alla comunità un’esperienza teatrale ricca e diversificata. Un impegno che si concretizza anche nella sezione Teatro Ragazzi, che come nelle scorse stagioni, propone spettacoli adatti a tutta la famiglia.
La Macchina del Suono, in collaborazione con il Comune di Calenzano e con il supporto di Fondazione CR Firenze, di Regione Toscana e di Unicoop Firenze, continua il suo percorso artistico pluriennale, portando avanti una visione che fa del teatro un luogo di incontro, riflessione e, soprattutto, di parole giuste.